Nel 1884 un giovane archeologo, Ernesto Schiaparelli, si trovava nell’alto Egitto, a Luxor. Era agli inizi di una brillante carriera di egittologo che lo portò a scoprire la tomba della regina Nefertiti e dell’architetto KA diventando successivamente direttore dei musei egizi di Firenze e Torino.
Ospite a Luxor dei missionari francescani, rimase colpito dalle condizioni di miseria e di abbandono in cui versavano quelle iniziative missionarie italiane e concepì l’idea di promuovere, in patria, un movimento per aiutare (per “soccorrere” diceva lui) quei religiosi.
Così fondò nel 1886 l’A.N.S.M.I, Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Italiani, con la quale Schiaparelli costruì scuole, ospedali, case di accoglienza che diresse da Torino.
Alla sua morte avvenuta nel 1928 le opere create da Schiapparelli e censite nell’ANSMI superavano le duecento unità.
L’oculata amministrazione dei beni, la generosa dedizione degli ordini religiosi, del personale medico, degli insegnanti, permisero di salvare durante i periodi bellici solo una parte delle opere come il Santuario sul Monte delle Beatitudini con il suo Ospizio in Israele, gli ospedali italiani di Amman e Kerak in Giordania, di Tangeri in Marocco, di Damasco in Siria e di Haifa in Israele, le scuole di Cana e di Haifa in Israele, di Assiut, El Fayum e Luxor, in Egitto.
Dopo la sua morte negli ultimi anni sono sorte nuove opere, come il centro di Tabga, in Israele (1987) il Centro Giovanile Salesiano di Damasco (1992) e due opere, in Albania per l’assistenza ai disabili affidate alle suore Salesiane e della Carità di Madre Teresa di Calcutta.
Gli ospedali e le scuole dell’A.N.S.M.I. sono al servizio delle popolazioni più povere e spesso discriminate e di qualsiasi confessione religiosa.
L‘ultima settimana di ottobre sono stata in Israele insieme al nostro socio dr. Alessandro Leone, attuale presidente dell’ANSMI, succeduto all’ing. Maurizio Saglietto. Oltre al presidente Leone sono membri del CD dell’ANSMI i nostri soci, Fabrizio Saglietto e Don Favretto.
Durante il mio breve ma intenso soggiorno in Israele ho potuto visitare le diverse opere dell’ANSMI.
Presso l’ospedale italiano di Haifa, di proprietà dell’ANSMI fin dalla sua costruzione avvenuta nel 1907, ci siamo incontrati con l’architetto Zeev Matar socio del RC Haifa. Il Rotary Club di Haifa è stato fondato nel 1933, il secondo in Terra d’Israele dopo Gerusalemme che nasce nel 1929, anno in cui il Rotary arrivò in Israele (allora Palestina). Oggi ci sono oltre 60 Rotary club (RC) in Israele con più di 1400 soci
Il socio Zeev ci ha raccontato, portando una testimonianza scritta, che il primo presidente del Rotary club di Haifa nel 1933 fu Vincenzo Costero, medico italiano, allora direttore generale dell’Ospedale Italiano di Haifa. L’ospedale italiano ha sempre goduto della stima e dell’affetto della citta di Haifa e continua ad essere un importante luogo di cura e di assistenza per la popolazione locale.
Abbiamo poi ascoltato la relazione del dr. Elias Tubi, oncologo ed immunologo e direttore sanitario dell’ospedale italiano di Haifa che ha presentato l’attività dell’ospedale che negli ultimi anni si è specializzato nel trattamento e nell’assistenza dei pazienti oncologici. Particolarmente interessante è stato l’incontro con suor Emanuela direttrice dell’ospedale e madre superiora della congregazione delle suore Francescane che operano all’interno dell’ospedale che ha espresso forte preoccupazione per l’impegno economico-finanziario che deve sostenere l’ospedale per garantire elevati standard di assistenza e cura. E’ sorto spontaneo il desiderio di progettare un service dei due club a favore dell’ospedale italiano. Dopo i rituali scambi tra club ci siamo salutati con l’impegno di continuare questa internazionale amicizia rotariana.
Speriamo di informarvi presto sulle novità!
Il presidente
Patricia Indemini.